La Brigata Alpina "Cadore" e i suoi reparti

  • Editore:: TIPI Edizioni
  • Codice Prodotto: 041
  • Autore: Dal Pont C. Ezzelino
  • Editore: TIPI Edizioni
Disponibilità:
Prezzo: 18,00€

Descrizione

A distanza di circa vent’anni dallo scioglimento, riemerge dal passato la Brigata alpina “Cadore” ad opera di Ezzelino Carlo Dal Pont, ufficiale di complemento del genio alpino effettivo alla Compagnia genio pionieri della Grande Unità dal luglio 1958 al marzo 1959. Riemerge nella struttura ordinativa, nell’attività operativa, nella storia vissuta da Reparti e singoli soldati, nella incisiva presenza sul territorio cui fu legata intimamente con le sedi dei suoi numerosi distaccamenti in terra cadorina e veneta.

È come se dal mai sopito ricordo che ancora oggi aleggia nelle contrade bellunesi prendesse nuova forma e nuova forza un sentimento di struggente riscoperta di vite vissute, di avvenimenti in pace e in guerra, di evoluzione strutturale di volti di protagonisti che hanno contribuito a mantenere vivo l’intreccio umano e spirituale della Brigata “Cadore”. Ammirevole che un geniere alpino abbia conservato per lunghi anni trascorsi lontano dal bellunese il ricordo nostalgico del proprio reparto e lo abbia voluto incastonare mirabilmente nel mosaico dell’ordinamento generale della Grande Unità.

Il quadro, per evidenti ragioni di disponibilità documentale, non può essere completamente esaustivo ma il risultato del faticoso ed esaltante impegno del geniere oltre a costituire attenta e puntuale fonte storica fornisce anche stimolante spunto per eventuali successivi approfondimenti da parte di chi vorrà cimentarsi nell’offrire ad altri il proprio contributo di ricordi e di conoscenze.

È vero. In una livida giornata di gennaio dell’anno 1997 il mosaico raffigurante il simbolo della Magnifica Comunità del Cadore fatto proprio dai Reparti della Brigata si è frantumato e dissolto alla presenza dell’attonita cittadinanza dell’ospitale Belluno.

I minuscoli tasselli di pietra viva non sono caduti nella polvere ma sono stati accolti gelosamente nel cuore di coloro che hanno servito in armi la loro “Cadore” e non sono andati perduti. A costoro e a quanti hanno condiviso con affettuosa partecipazione la presenza militare in terra bellunese l’invito a restituire nel tempo i frammenti custoditi nel cuore per ricomporre il mosaico spezzato e farlo rivivere idealmente.